L’Astronomia ( bozzetti e spunti )
L’Astronomia
è il passatempo dei villani,
aleggia grata
al sole di collina
come canto di gallina
che segna il tempo
allo sfumare della brina
e sulla cresta, in cima,
sulla rada che s’affaccia
sulla valle
che si imbruna,
colma
le notti buie,
senza luna
e mentre il gufo,
cupo e maestoso,
il solco notturno
scruta,
noi viviamo
profili di scienza,
spunti
di colpi di scena,
o frutti
di calcolate attese,
mentre,
davanti
ai nostri occhi
attenti,
sfilano,
improvvise
o permanenti,
remote luci,
accese.
Si intona
il suono leggiadro
di una allodola,
si scioglie
una nota
che si incanta
nel cielo
e, nella brezza
dell’aurora,
espande,
in nota,
la melodia
della notte,
effonde
una frequenza,
improvvisa,
in cadenza,
in ritmo,
una tonalità sonora,
che traccia,
limpida,
un passo e un tempo musicale,
una vibrazione,
dilatata, armonica,
embrionale
e, così,
in ogni colle,
valle e paese,
due occhi
di paesani,
due mani
di poeti
e di villani,
schiudono
la giornata,
rivolta
con i gomiti
tra le zolle
della terra
solcando
i campi
in lavori
svolti
in abbraccio di natura,
e, sia che la fatica
quotidiana
sia stata pesante e dura
o arte fina, di intelletto,
pura,
di notte, tutti insieme
si affacciano al cielo,
o senza pretese
o in contemplata sfida,
in sublime attesa
di nuove scoperte
o di improvvise
sorprese.
Piatra Neamt 2008
