Ritmi di chiaro scuro, il lampo di un faro e la punta su un calamaio liberano un segnale raro,
Sfilavano come stelle o fiocchi di neve, sublimi ed inerti, madidi e avvolgenti, mentre
Follia su riga di una lacrima Follia su riga di una lacrima, spergiuro sangue sparso con disprezzo
Le 17, l’ora della Pieve e del rintocco di campane, brunite, terse all’aria,
Festa dei Fiori a Primavera Quando la preghiera si fa confusa, malinconica e lontana,
Sequenze di natura Fasciano i campi, tracciano le rocce, ne sposano le vette spinte
Cristo d’ombra e’ croce sullo specchio delle foreste; e’ respiro di cerbiatto,
Il Pesto a Firenze Il pesto a Firenze ha il sapore del Giglio; in grembo di focaccia si gusta alla faccia
Poesia etica poesia etnica Non insisti, consisti! Interloquenze
Il Treno di Piatra Neamt Fischia e s’allontana, come rintocco di campana il segnale del treno che si sfuma
La Luna scende le scale sul crinale, tra stelle e tramonti a volte, al naturale, a volte sulla scena,
Vivi il tempo della morte Vedi il tempo della morte battere in ogni cadenza vivilo, tracciane ogni sequenza;
Ammiro le copertine dei libri, prefisso, palcoscenico di misteriose rivelazioni, del fascino che emerge tra le pagine sfogliate
tra le rocce scure, intarsiano ricami come sagome
Quando i miei occhi e il mio corpo puntano al cielo, questo si fa mite volta d’azzurro, poi