Un’ala rotta, cosi non può volare. Io, preso da sconforto, Io... io non lo so fare. (uccidere… E non è giusto e soffre e si dimena,
Ieri, toccavo il cielo con un dito. Non era per superbia, per vanità o altro.
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Se così io mi rivelassi, tanto fragile da non piacere più ad alcuno e mi accorgessi
Non ci saranno prediche, Né più sermoni, Su ciò che ha afflitto Noi, Uomini nuovi.
Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,
Ho imparato che rivalsa e vendetta non colmano quel vaso vuoto che è il dolore.
Ho amato fino all’inverosimile. Sono stato amato sino alla disperazione. Ho tradito
Voltati, la stella che ammiravi un tempo non porta più il tuo nome. Il tuo odio l’ha oscurata, l’ingratitudine
Libertà, diritti, catene, oppressi fardelli e anime “ubriache”.
Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe
Ci sono stronzi ovunque: a destra, al centro e a sinistra. Poi, altrove e tra loro, ci sono i fiori che sbocciano. Quando fate il salto...
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,