Un’ala rotta, cosi non può volare. Io, preso da sconforto, Io... io non lo so fare. (uccidere… E non è giusto e soffre e si dimena,
Ho sentito denigrare la farfalla ed il lombrico in un torrente impetuoso. Insulti, spegnersi in stagni d’acqua chiara.
E fiumi più non odo di gente alcuna. Solo miseria che non vive e spare
Potete scalare una vetta, la più alta, con una corda o le sole vostre dita. Doppiare Capo Horn
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
Con Bacco e Flora ho un contenzioso. A lui devo, un di di festa e del buon vino.
Fuggi o speranza che mi grava che mi opprime. Fuggi,
Libertà, diritti, catene, oppressi fardelli e anime “ubriache”.
Dieci piccoli indiani andarono al parco, uno rimase appeso, ancorato nel fango.
Ho chiesto alle stelle di Castore e Polluce, dove ci porta questa via, dove conduce. Nel mentre in cui
Se togli tutto ad un uomo inevitabilmente, diverrà, un dittatore! Prima di tutto verso se stesso.
Buonanotte fiordaliso, hai le stelle nel guanciale, hai la luna per amico, per coperta, hai foglie e fico. Io, ho un letto sgarrupato,
Se così io mi rivelassi, tanto fragile da non piacere più ad alcuno e mi accorgessi
Desideri senza pretese ci han forgiati. Seduti, su un altare di gradini