Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Sai, mi ricordo una panchina nascosta nella mente mia. Lì mi abbracciavi e tutto intorno a noi
Primavera, fa’ che tra le fragole non giunga altra stagione, allontana il bianco inverno le sue cime, il suo bastone.
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
Caro piccolo insetto, il tuo bozzolo è salvo la crisalide piena. Un fiore, un giorno,
Se togli tutto ad un uomo inevitabilmente, diverrà, un dittatore! Prima di tutto verso se stesso.
Sono a correre non c’è niente di più bello di un bel seno che balla. E ci ho tirato due piriti. E non guardare me
Se lo cercherai, lo troverai ai bordi delle strade o su di un gozzo acceso, mente nei suoi balocchi,
Là dove il calcolo sogna e incontra la bellezza, nasce il genio.
Mia libertà, che da altri dipendi. Mia libertà, che sei la sciagura dei tempi.
Caro, piccolo insetto, nel giorno scarno, piena crisalide, bozzolo salvo. Ti sarà donato
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Ieri, toccavo il cielo con un dito. Non era per superbia, per vanità o altro.
È Natale! Ve lo dico con il cuore! È Natale! Siamo tutti più buoni... Me cojoni!