Ti ho atteso in questi tre anni ogni, santo, giorno.
Dotti, politici, badanti. Come mignotte austere,
Ho sentito denigrare la farfalla ed il lombrico in un torrente impetuoso. Insulti, spegnersi in stagni d’acqua chiara.
T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
Poiché dolcezza e ira sono conseguenza della disobbedienza, e la disobbedienza, dell’ingiustizia
E fiumi più non odo di gente alcuna. Solo miseria che non vive e spare
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Sono a correre non c’è niente di più bello di un bel seno che balla. E ci ho tirato due piriti. E non guardare me
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
Ho amato fino all’inverosimile. Sono stato amato sino alla disperazione. Ho tradito
Primavera, fa’ che tra le fragole non giunga altra stagione, allontana il bianco inverno le sue cime, il suo bastone.
Con la mia sorte, cercando gli angeli tra i desideri. Truccando il due, noi due, cercando
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
Se togli tutto ad un uomo inevitabilmente, diverrà, un dittatore! Prima di tutto verso se stesso.
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.