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Quando vedrò nel verno il crine sparso

Quando vedrò nel verno il crine sparso
    Aver di neve e di pruina algente,
    E ’l seren del mio giorno, or sí lucente,
    Col fior de gli anni miei fuggito e sparso;
Al tuo bel nome io non sarò piú scarso
    De le mie lodi o de l’affetto ardente,
    Né fian dal gelo intepidite o spente
    Quelle fiamme amorose ond’io son arso.
Ma, se rassembro augel palustre e roco,
    Cigno parrò lungo il tuo nobil fiume
    Ch’abbia l’ore di morte omai vicine;
E quasi fiamma, che vigore e lume
    Ne l’estremo riprenda, innanzi al fine
    Risplenderà piú chiaro il vivo foco.

Dice che quando egli sarà vecchio non resterà d’amare
e di celebrar la sua donna.

#ScrittoriItaliani (XVI Rime d’amore secolo)

Piaciuto o affrontato da...
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