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Quando avran queste luci e queste chiome

Quando avran queste luci e queste chiome
    Perduto l’oro e le faville ardenti,
    E l’arme de’ begli occhi or sí pungenti
    Saran dal tempo rintuzzate e dome,
Fresche vedrai le piaghe mie, né, come
    In te le fiamme, in me gli ardori spenti;
    E rinnovando gli amorosi accenti
    Alzerò questa voce al tuo bel nome.
E ’n guisa di pittor che il vizio emende
    Del tempo, mostrerò ne gli alti carmi
    Le tue bellezze in nulla parte offese:
Fia noto allor ch’a lo spuntar de l’armi
    Piaga non sana e l’esca un foco apprende
    Che vive quando spento è chi l’accese.

Dice a la sua donna che quando ella sarà vecchia
non rimarrà d’amarla.

#ScrittoriItaliani (XVI Rime d’amore secolo)

Piaciuto o affrontato da...
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