Voltati, la stella che ammiravi un tempo non porta più il tuo nome. Il tuo odio l’ha oscurata, l’ingratitudine
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Dieci piccoli indiani andarono al parco, uno rimase appeso, ancorato nel fango.
Dotti, politici, badanti. Come mignotte austere,
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
Forse non tutti sanno che... Ti droghi!
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Sai, mi ricordo una panchina nascosta nella mente mia. Lì mi abbracciavi e tutto intorno a noi
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
Con la mia sorte, cercando gli angeli tra i desideri. Truccando il due, noi due, cercando
Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,
L’amore non è un capriccio, un’ottemperanza o un’obbedienza cieca. È un miraggio, l’illusione
È Natale! Ve lo dico con il cuore! È Natale! Siamo tutti più buoni... Me cojoni!
T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
Ho chiesto alle stelle di Castore e Polluce, dove ci porta questa via, dove conduce. Nel mentre in cui