Primavera, fa’ che tra le fragole non giunga altra stagione, allontana il bianco inverno le sue cime, il suo bastone.
Un’ala rotta, cosi non può volare. Io, preso da sconforto, Io... io non lo so fare. (uccidere… E non è giusto e soffre e si dimena,
Se togli tutto ad un uomo inevitabilmente, diverrà, un dittatore! Prima di tutto verso se stesso.
Ieri, toccavo il cielo con un dito. Non era per superbia, per vanità o altro.
Tigre! Tra foreste di mangrovie il tuo sguardo inquieto s’affanna.. Silente.
Ti ho atteso in questi tre anni ogni, santo, giorno.
Caro, piccolo insetto, nel giorno scarno, piena crisalide, bozzolo salvo. Ti sarà donato
Il tuo desiderio d’amore precisa: che é la conchiglia che spiaggia la riva. Che cerca una spiga
Ho imparato che rivalsa e vendetta non colmano quel vaso vuoto che è il dolore.
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Fuggi o speranza che mi grava che mi opprime. Fuggi,
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
Mia libertà, che da altri dipendi. Mia libertà, che sei la sciagura dei tempi.
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo