Un’ala rotta, cosi non può volare. Io, preso da sconforto, Io... io non lo so fare. (uccidere… E non è giusto e soffre e si dimena,
La vita é come una patatina al for… Lo sai che fa male. Ma come fai a non mangiarla.
Primavera, fa’ che tra le fragole non giunga altra stagione, allontana il bianco inverno le sue cime, il suo bastone.
Non ci saranno prediche, Né più sermoni, Su ciò che ha afflitto Noi, Uomini nuovi.
Fuggi o speranza che mi grava che mi opprime. Fuggi,
È Natale! Ve lo dico con il cuore! È Natale! Siamo tutti più buoni... Me cojoni!
Potete scalare una vetta, la più alta, con una corda o le sole vostre dita. Doppiare Capo Horn
I matti stelle cadenti sulla riva, sul bordo tutto in salita della normalità.
Libertà, diritti, catene, oppressi fardelli e anime “ubriache”.
Se lo cercherai, lo troverai ai bordi delle strade o su di un gozzo acceso, mente nei suoi balocchi,
Caro piccolo insetto, il tuo bozzolo è salvo la crisalide piena. Un fiore, un giorno,
Dotti, politici, badanti. Come mignotte austere,
Ho sentito denigrare la farfalla ed il lombrico in un torrente impetuoso. Insulti, spegnersi in stagni d’acqua chiara.
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
Là dove il calcolo sogna e incontra la bellezza, nasce il genio.