Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Ho visto in faccia la mia follia. L’abominio della frammentazione. L’eco di un essere che non c’è più… In un sogno, la sua disgregazione.
Sono a correre non c’è niente di più bello di un bel seno che balla. E ci ho tirato due piriti. E non guardare me
Fuggi o speranza che mi grava che mi opprime. Fuggi,
Libertà, diritti, catene, oppressi fardelli e anime “ubriache”.
Là dove il calcolo sogna e incontra la bellezza, nasce il genio.
Un’ala rotta, cosi non può volare. Io, preso da sconforto, Io... io non lo so fare. (uccidere… E non è giusto e soffre e si dimena,
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
Mia libertà, che da altri dipendi. Mia libertà, che sei la sciagura dei tempi.
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
Poiché dolcezza e ira sono conseguenza della disobbedienza, e la disobbedienza, dell’ingiustizia
Se lo cercherai, lo troverai ai bordi delle strade o su di un gozzo acceso, mente nei suoi balocchi,
Ho amato fino all’inverosimile. Sono stato amato sino alla disperazione. Ho tradito
Con la mia sorte, cercando gli angeli tra i desideri. Truccando il due, noi due, cercando
Voltati, la stella che ammiravi un tempo non porta più il tuo nome. Il tuo odio l’ha oscurata, l’ingratitudine