La verità non è un tempio, è una danza che muta tra colonne di alabastro. Si piega, balza su è giù, avanti e indietro, mutando.
T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Portami il girasole, affinchè io lo trapianti, tra le memorie dimenticate di queste corti d’amanti. Portami l’affetto
Un’ala rotta, cosi non può volare. Io, preso da sconforto, Io... io non lo so fare. (uccidere… E non è giusto e soffre e si dimena,
Ho sentito denigrare la farfalla ed il lombrico in un torrente impetuoso. Insulti, spegnersi in stagni d’acqua chiara.
E fiumi più non odo di gente alcuna. Solo miseria che non vive e spare
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Con Bacco e Flora ho un contenzioso. A lui devo, un di di festa e del buon vino.
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Mia libertà, che da altri dipendi. Mia libertà, che sei la sciagura dei tempi.
È Natale! Ve lo dico con il cuore! È Natale! Siamo tutti più buoni... Me cojoni!
La vita é come una patatina al for… Lo sai che fa male. Ma come fai a non mangiarla.
L’infinito... è una bolla misera, ubriaca, affranta.
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita