Voltati, la stella che ammiravi un tempo non porta più il tuo nome. Il tuo odio l’ha oscurata, l’ingratitudine
L’infinito... è una bolla misera, ubriaca, affranta.
Tigre! Tra foreste di mangrovie il tuo sguardo inquieto s’affanna.. Silente.
Sono a correre non c’è niente di più bello di un bel seno che balla. E ci ho tirato due piriti. E non guardare me
T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
Desideri senza pretese ci han forgiati. Seduti, su un altare di gradini
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
È Natale! Ve lo dico con il cuore! È Natale! Siamo tutti più buoni... Me cojoni!
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Ci sono stronzi ovunque: a destra, al centro e a sinistra. Poi, altrove e tra loro, ci sono i fiori che sbocciano. Quando fate il salto...
Mia libertà, che da altri dipendi. Mia libertà, che sei la sciagura dei tempi.
Ho sentito denigrare la farfalla ed il lombrico in un torrente impetuoso. Insulti, spegnersi in stagni d’acqua chiara.
Caro, piccolo insetto, nel giorno scarno, piena crisalide, bozzolo salvo. Ti sarà donato
Ho visto in faccia la mia follia. L’abominio della frammentazione. L’eco di un essere che non c’è più… In un sogno, la sua disgregazione.
Forse non tutti sanno che... Ti droghi!