L’infinito... è una bolla misera, ubriaca, affranta.
Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,
Ho imparato che rivalsa e vendetta non colmano quel vaso vuoto che è il dolore.
Poiché dolcezza e ira sono conseguenza della disobbedienza, e la disobbedienza, dell’ingiustizia
Libertà, diritti, catene, oppressi fardelli e anime “ubriache”.
Se così io mi rivelassi, tanto fragile da non piacere più ad alcuno e mi accorgessi
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Desideri senza pretese ci han forgiati. Seduti, su un altare di gradini
Il cielo si spezza in fili di gelo, abbraccia la terra con mani di brina. Superba inquietudine!
Forse non tutti sanno che... Ti droghi!
Sono a correre non c’è niente di più bello di un bel seno che balla. E ci ho tirato due piriti. E non guardare me
Con la mia sorte, cercando gli angeli tra i desideri. Truccando il due, noi due, cercando
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
Ci sono stronzi ovunque: a destra, al centro e a sinistra. Poi, altrove e tra loro, ci sono i fiori che sbocciano. Quando fate il salto...
Con Bacco e Flora ho un contenzioso. A lui devo, un di di festa e del buon vino.