E fiumi più non odo di gente alcuna. Solo miseria che non vive e spare
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Ieri, toccavo il cielo con un dito. Non era per superbia, per vanità o altro.
Ho imparato che rivalsa e vendetta non colmano quel vaso vuoto che è il dolore.
Poiché dolcezza e ira sono conseguenza della disobbedienza, e la disobbedienza, dell’ingiustizia
L’amore non è un capriccio, un’ottemperanza o un’obbedienza cieca. È un miraggio, l’illusione
Primavera, fa’ che tra le fragole non giunga altra stagione, allontana il bianco inverno le sue cime, il suo bastone.
Là dove il calcolo sogna e incontra la bellezza, nasce il genio.
Se lo cercherai, lo troverai ai bordi delle strade o su di un gozzo acceso, mente nei suoi balocchi,
Se togli tutto ad un uomo inevitabilmente, diverrà, un dittatore! Prima di tutto verso se stesso.
Fuggi o speranza che mi grava che mi opprime. Fuggi,
Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,
Mia libertà, che da altri dipendi. Mia libertà, che sei la sciagura dei tempi.
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.