Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Dieci piccoli indiani andarono al parco, uno rimase appeso, ancorato nel fango.
L’infinito... è una bolla misera, ubriaca, affranta.
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Non ci saranno prediche, Né più sermoni, Su ciò che ha afflitto Noi, Uomini nuovi.
Ho sentito denigrare la farfalla ed il lombrico in un torrente impetuoso. Insulti, spegnersi in stagni d’acqua chiara.
Libertà, diritti, catene, oppressi fardelli e anime “ubriache”.
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
Ho amato fino all’inverosimile. Sono stato amato sino alla disperazione. Ho tradito
Ieri, toccavo il cielo con un dito. Non era per superbia, per vanità o altro.
Se togli tutto ad un uomo inevitabilmente, diverrà, un dittatore! Prima di tutto verso se stesso.
Ho visto in faccia la mia follia. L’abominio della frammentazione. L’eco di un essere che non c’è più… In un sogno, la sua disgregazione.
L’amore non è un capriccio, un’ottemperanza o un’obbedienza cieca. È un miraggio, l’illusione
La vita é come una patatina al for… Lo sai che fa male. Ma come fai a non mangiarla.
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita