Caricamento in corso...

In quell’etate in cui mal si difende

In quell’etate in cui mal si difende
    L’incauto cor, nel vostro almo paese
    De la vostra bellezza Amor m’accese
    Ch’ancor lontana a gli occhi miei risplende.
Qui poi m’addusse ove saver s’apprende
    Novo amor di saver ch’in alto intese;
    Ma di partir mi dolsi, e ’n me contese
    L’un mio desire e l’altro ed or contende.
Oh, pur vegghiando ne le notti algenti,
    Laura, e ne’ caldi dì tanto m’avanze
    Che di voi degno amante io mi dimostri.
Amatemi fra tanto e di speranze
    Consolate il mio duol ne’ miei lamenti
    Fin ch’io torni a goder de gli occhi vostri.

Essendo tornato a gli studi in Padova scrive a la signora Laura Peperara
proponendosi di acquistare fama per divenire degno amante di lei.

#(XviRimeD’amoreSecolo)

Altre opere di Torquato Tasso...



Top