Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
Primavera, fa’ che tra le fragole non giunga altra stagione, allontana il bianco inverno le sue cime, il suo bastone.
Mia libertà, che da altri dipendi. Mia libertà, che sei la sciagura dei tempi.
Voltati, la stella che ammiravi un tempo non porta più il tuo nome. Il tuo odio l’ha oscurata, l’ingratitudine
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
Sono a correre non c’è niente di più bello di un bel seno che balla. E ci ho tirato due piriti. E non guardare me
Là dove il calcolo sogna e incontra la bellezza, nasce il genio.
Caro piccolo insetto, il tuo bozzolo è salvo la crisalide piena. Un fiore, un giorno,
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
L’amore non è un capriccio, un’ottemperanza o un’obbedienza cieca. È un miraggio, l’illusione
Desideri senza pretese ci han forgiati. Seduti, su un altare di gradini
Ho conosciuto donne poco serie, prive di "dignità". Eppure,
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Con la mia sorte, cercando gli angeli tra i desideri. Truccando il due, noi due, cercando
Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe