Il buon compagno Non fu l’Amore, no. Furono i sens… curiosi di noi, nati pel culto del sogno... E l’atto rapido, inco… ci parve fonte di misteri immensi.
Ci fu una zucca che in pochi giorn… crebbe tanto in altezza che coprì i rami più alti delsuo vicino, un… Una mattina, svegliatosi da un lun… il pero aprì gli occhi e vide
Il tuo desiderio d’amore precisa: che é la conchiglia che spiaggia la riva. Che cerca una spiga
Io ero un uccello dal bianco ventre gentile, qualcuno mi ha tagliato la gola per riderci sopra, non so.
No, non tornare, avrei crudo sgome… e mi toglieresti a questi dolci so… o forse troveresti che disfatta è la mia carne e la mia croce viva… non tornare a vedermi, sono in pac…
Lavandaie avvizzite sul corpo del Naviglio con un cilicio stretto stretto intorno alla vita, lavandaie violente
O graziosa luna, io mi rammento Che, or volge l’anno, sovra questo… Io venia pien d’angoscia a rimirar… E tu pendevi allor su quella selva Siccome or fai, che tutta la risch…
Nostra spiaggia pisana, amor di nostro sangue, vita di sabbie e d’acque silvana e litorana, o ferma creatura
Non ti dispiaccia che parli il tuo… non ti dispiaccia che io porti pie… e che con essa tutta mi ragioni, io sono nell’inferno e ora faretra reggo d’amore ed ora sinfonia;
Charles Charlot Charcot, rimembranza dolce, vieni tu dall’Andalusia, vieni tu dal miraggio segreto del florilegio dei sensi?
Che fai tu, luna, in ciel? dimmi,… Silenziosa luna? Sorgi la sera, e vai, Contemplando i deserti; indi ti po… Ancor non sei tu paga
Caro piccolo insetto, il tuo bozzolo è salvo la crisalide piena. Un fiore, un giorno,
Un’ala rotta, cosi non può volare. Io, preso da sconforto, Io... io non lo so fare. (uccidere… E non è giusto e soffre e si dimena,
Vi sian dolci le nozze come un col… da risalir beato e tu, fanciulla che hai tratto dai miei visceri il… vivi contenta poi che il tuo ragaz… simile a Apollo, ha tutta la dolce…
Donna, ebbe il tuo nome una città murata della pulverulenta Argolide. E quivi era, dicesi, un sentier breve
Libertà, diritti, catene, oppressi fardelli e anime “ubriache”.
Non date retta al re, non date retta a me. Chi v’inganna si fa sempre più alto d’una spanna… mette sempre un berretto,
Così di rado l’ho visto e, sempre, così di sfuggita. Una volta, o m’è parso, fu in uno dei più bui cantoni d’un bar, al porto.
Non insisti, consisti! Interloquenze Parli o
La muraglia di fronte che accieca… ha sovente un riflesso di sole bam… che ricorda la stalla. E la camera… e deserta al mattino quando il cor… sa l’odore del primo profumo inesp…
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
Piu’ a Nord ( dedicata ad Albert Einstein ) E’ il senso spinto verso l’infinito,
Fresche le mie parole ne la sera ti sien come il fruscìo che fan le… del gelso ne la man di chi le cogl… silenzioso e ancor s’attarda a l’o… su l’alta scala che s’annera
OGRANDE Estate, delizia grande… tra così candidi marmi ed acque co… nuda le aeree membra che riga il t… odorate di aliga di rèsina e di al… laudata sii,
Corpo, ludibrio grigio con le tue scarlatte voglie, fino a quando mi imprigionerai? anima circonflessa, circonfusa e incapace,
Camminiamo una sera sul fianco di… in silenzio. Nell’ombra del tardo… mio cugino è un gigante vestito di… che si muove pacato, abbronzato ne… taciturno. Tacere è la nostra virt…
La mattutina pioggia, allor che l’… Battendo esulta nella chiusa stanz… La gallinella, ed al balcon s’affa… L’abitator de’ campi, e il Sol ch… I suoi tremuli rai fra le cadenti
Saperti amante e non poterti avere… star lontano da te quando in cor m… aver la lingua e non poter parlare… udir quest’acqua e non chinarsi a… correre in riga quando a lenti e t…
En cada brisa viene tu fragancia, el eco tibio de tu voz callada, memoria dulce, herida no olvidada, que en mis pupilas vuelve en nosta… Las horas mueren, dolor que resum…
Per certo i bei vostr’occhi Donna… Esser non puo che non fian lo mio… Si mi percuoton forte, come ci suo… Per l’arene di Libia chi s’invia, Mentre un caldo vapor (ne senti pr…
Getto noccioli di cartone, suono per militi di cartapesta, ora sono tutta funesta e ho dato mille canzoni.
Il bambino smise di giocare e parlò al vecchio come un amico. Il vecchio lo udiva raccontare come una favola la sua vita. Gli si facevano sicure e chiare
D’in su la vetta della torre antic… Passero solitario, alla campagna Cantando vai finché non more il gi… Ed erra l’armonia per questa valle… Primavera dintorno
Gronda di neve disciolta la casa. Trasale l’anima al tonfo delle gocce fitte… Così sfacendosi dolorano le cose.
C’è una faccia maligna dietro una sedia della mia anima, una faccia che ride di chiunque. Idioti e allocchi che corrono sempre dietro
La verità non è un tempio, è una danza che muta tra colonne di alabastro. Si piega, balza su è giù, avanti e indietro, mutando.
O sposo della Terra venerando, è bello a sera noverare l’opre della dimane e misurar nel cuore meditabondo la durabil forza. Veglio, la tua parola su me piove
Faceva freddo. Il vento mi tagliava le dita. Ero senza fiato. Non ero stato mai più contento.
Amore mio, nei vapori di un bar all’alba, amore mio che inverno lungo e che brivido attenderti! Qu… dove il marmo nel sangue è gelo, e… di rifresco anche l’occhio, ora ne…
Vecchi! Siamo uno scalino del futuro, e ci riguardate come un’anta,
Tu te ne sei andata hai lasciato dietro di te il chiaro profumo dell’ombra, o fiore di questo mio corpo o specie martoriata di figlia,
Primavera non è che s’avventuri un’altra volta e cinga di tripudi un’altra volta i rami seminudi, tutti raggiando questi cieli puri? Madre Terra, sei tu che trasfigur…
Umana cosa picciol tempo dura, E certissimo detto Disse il veglio di Chio, Conforme ebber natura Le foglie e l’uman seme.
Osposo della Terra venerando, è bello a sera noverare l’opre della domane e misurar nel cuore meditabondo la durabil forza. Veglio, la tua parola su me piove
Dieci piccoli indiani andarono al parco, uno rimase appeso, ancorato nel fango.
Omattin nuziale tra il Mar pisano e l’Alpe lunense! O nozze immense e brevi!
Ridonsi donne e giovani amorosi M’ occostandosi attorno, e perche… Perche tu scrivi in lingua ignota… Verseggiando d’amor, e conie t’osi… Dinne, se la tua speme sia mai van…
Lasciando adesso che le vene cresc… in intrichi di rami melodiosi inneggianti al destino che trascel… te fra gli eletti a cingermi di lu… In libertà di spazio ogni volume
Sfilavano come stelle o fiocchi di neve, sublimi ed inerti, madidi e avvolgenti, mentre
Anima, solamente la parola tace e si affranca il sentimento il segreto che turpe mi appassiona sulla scoperta che non feci mai del cadavere vecchio di una donna
L’infinito... è una bolla misera, ubriaca, affranta.
Leva morte da noi quell’intatto minuto come pane che l’amante non morse né la donna al colmo dell’offerta. Dove vita, di sé fatta più piena
Andavo. Andavo. Cercavo dove poter sostare. Ero ormai sul discrimine. Dove finisce l’erba e comincia il mare.
Fuggi o speranza che mi grava che mi opprime. Fuggi,
Cristo d’ombra e’ croce sullo specchio delle foreste; e’ respiro di cerbiatto,
Caro, piccolo insetto, nel giorno scarno, piena crisalide, bozzolo salvo. Ti sarà donato
È Natale! Ve lo dico con il cuore! È Natale! Siamo tutti più buoni... Me cojoni!
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Svégliati, Ermione, sorgi dal tuo letto d’ulva, o donna dei liti. Mira spettacolo novo, gli Iddii appariti
Ammiro le copertine dei libri, prefisso, palcoscenico di misteriose rivelazioni, del fascino che emerge tra le pagine sfogliate