Prega la sua donna che, se non gli vuol dare il suo core, gli dia almeno la sua imagine, e poi conclude che gli debba donar l’una e render l’altro.
#ScrittoriItaliani #(XviRimeD’amoreSecolo)
Quando vedrò nel verno il crine sp… Aver di neve e di pruina algente, E ’l seren del mio giorno, or sí l… Col fior de gli anni miei fuggito… Al tuo bel nome io non sarò piú sc…
Pensier, che mentre di formarmi te… L’amato volto e come sai l’adorni, Tutti da l’opre lor togli e distor… Gli spirti lassi al tuo servigio i… Dal tuo lavoro omai cessa, e conse…
Qualor madonna i miei lamenti acco… E mostra di gradire il foco ond’ar… Sprona il desio, che, piú di tigre… Veloce allor da la ragion mi sciog… Ma se temprando l’infiammate vogli…
Veggio, quando tal vista Amor imp… Sovra l’uso mortal madonna alzarsi… Tal che rinchiude le gran fiamme o… Meraviglia e per tema il cor impet… Tace la lingua allor e ’l piè s’ar…
Non ho sí caro il laccio ond’al co… De la vita mortal l’alma s’avvinse… Come quel ch’or me lega, e voi già… Già vago e dolce or duro nodo e fo… Né quel famoso ch’al figliuol dié…
Era de l’età mia nel lieto aprile, E per vaghezza l’alma giovinetta Gía ricercando di beltà ch’alletta… Di piacer in piacer, spirto gentil… Quando m’apparve donna assai simíl…
Quel puro ardor che da i lucenti g… De l’anima immortale in me discese… Sì soave alcun tempo il cor m’acce… Che nel pianto ei gioiva e ne’ sos… Come minacci Amor, come s’adiri,
Perché Fortuna ria spieghi le vel… Ne l’Egeo tempestoso o nel Tirren… E mi dimostri il mar di seno in se… Non mi farà men vostro o men fedel… Né perché, voi facendo a me crudel…
Messaggera de l’alba È quest’aura terrena E torbida talor, talor serena: Laura mia par celeste, Cosí bella io la veggio
Avean gli atti soavi e ’l vago asp… Già rotto il gelo ond’armò sdegno… E le vestigia de l’antico ardore Io conoscea dentro al cangiato pet… E di nudrire il mal prendea dilett…
Bella è la donna mia se del bel cr… L’oro al vento ondeggiar avvien ch… Bella se volger gli occhi in vaghi… le rose fiorir tra neve e brine; E bella dove poggi, ove s’inchine,
Ogni pianta gentile Al novello apparir del chiaro sole Farsi piú vaga suole, Ogni fronda allegrarsi, e ’n ogni… Sovra i lucidi rivi
Io vidi un tempo di pietoso affett… La mia nemica ne’ sembianti ornars… E l’alte fiamme, in cui di súbito… Nudrir con le speranze e col dilet… Ora non so perché la fronte e ’l p…
Quando avran queste luci e queste… Perduto l’oro e le faville ardenti… E l’arme de’ begli occhi or sí pun… Saran dal tempo rintuzzate e dome, Fresche vedrai le piaghe mie, né,…
D’onde ne vieni, o cor, timido e s… Cosí tutto ferito e senza piume?— Da que’ begli occhi il cui spietat… Le penne m’infiammò ne l’alto volo… Torna al suo petto. Or questo ing…